MetaBio


Ultimo giorno d’inverno, 1985.
Tra una scoperta, un allontanamento, una ripresa, mille impedimenti, tormenti e sorprese, sorrisi e lacrime, è pianista e compositore.
Ci prova anche con la scrittura, specialmente in versi -ha editato, infatti, nel 2010, la silloge “Mùrmure, il rumore delle cose non dette”-, da quando aveva 11 anni.
Non sa spiegare perché scelga l’una o l’altra cosa. Si lascia trascinare, e contemporaneamente trascina se stesso. E’, al contempo, immobile foglia accartocciata abbandonata all’alito di vento (non a caso è Autunno-dipendente), e oceano impetuoso imprevedibile -non senza relitti inghiottiti, tesori sommersi, gingilli, e creature ignote abitanti- capace di inghiottire, distruggere, corrodere e ridare vita.
Ama le domande, ma anche le risposte. Ama ascoltare, ma non sempre si lascia ascoltare.
Svergognato, a difesa di una timidezza puberale ed una vergogna quasi infantile, ma che ben si guarda dal esibire e dal far notare.
Ama le candele, i minerali (ne colleziona sin dalla tenera età), gli strumenti musicali, i libri, soprattutto se usati e di ignota precedente proprietà. I fari di mare, le conchiglie, le maschere veneziane e gli olii essenziali. E’ reikista e appassionato di cristalloterapia ed aromaterapia, nonché -prevedibilmente- di musicoterapia.
L’acqua (o meglio “il liquido”, giacché non disdegna nemmeno l’alcool, a dire la verità), l’oscurità e la luce sono i suoi elementi, nei quali si bea, si danna, si crogiuola ma respira.
Odia le linee rette, la simmetricità ossessiva, la regolarità, la routine. Infatti, spesso dimentica la cintura dei pantaloni. Ma è contento così.
Il suo colore preferito sembra essere l’indaco, ma ama molto anche il verde, soprattutto quello abbastanza scuro, e tutti i colori autunnali. Ama i profumi caldi ricchi di legni e spezie arabiche ed orientali, così come quelli algidi tanto da evocare foreste nordiche popolate da nebbie affascinanti.
Non riesce a stare a lungo senza un pianoforte. Ma anche senza Nutella.
Può sembrare che abbia una pazienza ai limiti dell’umana concezione, ma non è sprovvisto di una fulminea falce della morte, all’occorrenza.
Se cercate una persona inamidata, regolare, ripetitiva, noiosa (ok, sto mettendoci troppo parere personale…) avete sbagliato palazzo.
Per ogni altra informazione, si rimanda a momenti di migliore memoria.

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