Approfitto del nuovo blog per linkare anche qui la mia raccolta di poesie del 2010, dal titolo "Murmure ovvero Il rumore delle cose non dette".
Di tempo ormai ne è passato, ed io stesso, quando mi capita fra le mani, sfogliandolo me ne accorgo. Ciononostante ricordo bene cosa ho vissuto, cosa pensato, in cosa credevo o credevo di non credere, come guardavo alla vita. La notte che si fa giorno ed il giorno che diventa buio, il sogno che riflette lo spazio per respirare pienamente, il sole vuoto, l'oscurità come magma, come materia plasmabile dalle proprie mani...
Il mese di Ottobre 2010 è stato il momento in cui sono riuscito, in occasione di un evento artistico che selezionò alcune mie poesie, a riprendere poco alla volta in mano la mia vita, ad uscire da uno stato di immobilità e imperturbabilità apparente: una forma di depressione. Mai "curata", forse mai realmente ammessa, se non a posteriori. Murmure è la testimonianza di questo periodo di vita, una traccia, un'impronta digitale che, diversamente, il tempo nonh avrebbe portato, da solo, con sé.
Murmure era un nome che esisteva da ben prima di Ottobre, ma che l'apatia ha trascinato con la memoria per mesi, fino a che non mi fu offerta, in quell'occasione artistica, di portare con me eventuali mie opere. E fu per questo che ripresi in mano le cartacce, gli appunti, le cose scritte qui e là; che diedi loro un ordine e una organizzazione, un nome, un perché.
Murmure è una fetta del mio passato che porto con me. Una sorta di "punto focale", uno dei tanti epicentri che, se ci ripenso, hanno fatto muovere i miei passi.
Ecco il link dove è possibile acquistarlo:
A presto,
Andrew
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